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giovedì 14 febbraio 2013

ALBEROBELLO


Arrivo ad Alberobello. Sono circa le 20:30 quando dalla stazione mi dirigo al centro della città, seguendo le indicazioni per la zona monumentale. Quello che mi ritrovo davanti è qualcosa di magico e quasi mistico. Se doveste andare ad Alberobello vi consiglio di arrivarci di sera. Sembra quasi di essere uno dei protagonisti di un racconto di Horace Walpoleo, una sensazione gothic-dark pervade l’intero organismo. Prendete una torcia e imbattetevi, in solitudine, per le viette del centro, ma soprattutto esplorate la villa totalmente al buio e in compagnia di qualche gatto che vi mostrerà la strada. 

Girovagando in una spettrale e solitaria Alberobello, arriva il momento di trovare un riparo per passare la notte. Mi accorgo che vicino alla villa comunale c’è una piccola insenatura coperta da un muretto e da alcuni alberi, così decido di passare li la notte. Mentre lancio la quechua sento delle note in lontananza e mi accorgo che poco lontano ci sono loro:
Due ragazzi con la chitarra e tre ad ascoltare e cantare qualunque canzone venisse in mente loro al momento. Erano in un parco pubblico fronte strada a pochi passi da dove avevo posizionato la tenda. Corro a prendere la chitarra e nessun momento poteva essere più propizio per poter strimpellare qualcosa anch’io. Grandiiiii music everywhere!!!!
 
Mi metto a nanna. La stanchezza si fa sentire. Notte tranquilla.
 Alle 4:30 un gallo mi fa da sveglia così decido di visitare Alberobello all’alba e constatate anche voi se non ne è valsa la pena!

Saluto Alberobello con le ultime foto…
 
 



 

                      

Decido di varcare i confini pugliesi e di dirigermi in Basilicata a Matera… come arrivarci???

   To be continued…

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