Arrivo ad Alberobello. Sono circa le 20:30 quando dalla
stazione mi dirigo al centro della città, seguendo le indicazioni per la zona
monumentale. Quello che mi ritrovo davanti è qualcosa di magico e quasi
mistico. Se doveste andare ad Alberobello vi consiglio di arrivarci di sera. Sembra
quasi di essere uno dei protagonisti di un racconto di Horace Walpoleo, una
sensazione gothic-dark pervade l’intero organismo. Prendete una torcia e
imbattetevi, in solitudine, per le viette del centro, ma soprattutto esplorate la villa totalmente al buio e in compagnia di qualche gatto che vi mostrerà la strada.
Girovagando in una spettrale e solitaria Alberobello, arriva
il momento di trovare un riparo per passare la notte. Mi accorgo che vicino
alla villa comunale c’è una piccola insenatura coperta da un muretto e da
alcuni alberi, così decido di passare li la notte. Mentre lancio la quechua
sento delle note in lontananza e mi accorgo che poco lontano ci sono loro:
Due
ragazzi con la chitarra e tre ad ascoltare e cantare qualunque canzone venisse
in mente loro al momento. Erano in un parco pubblico fronte strada a pochi
passi da dove avevo posizionato la tenda. Corro a prendere la chitarra e nessun
momento poteva essere più propizio per poter strimpellare qualcosa anch’io. Grandiiiii music everywhere!!!!
Mi metto
a nanna. La stanchezza si fa sentire. Notte tranquilla.
Alle
4:30 un gallo mi fa da sveglia così decido di visitare Alberobello all’alba e
constatate anche voi se non ne è valsa la pena!
Saluto Alberobello con le ultime
foto…
Decido di varcare i confini
pugliesi e di dirigermi in Basilicata a Matera… come arrivarci???
To be
continued…
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