Lasciato Don Salvatore mi avvio verso il mare e dopo un bel pò di chilometri per fortuna si ferma Massimiliano che si offre di darmi un passaggio. Gli parlo del mio viaggio ed è così sorpreso da questa follia che decide di darmi dei soldi. Ho assolutamente rifiutato! Un caffè, un panino, un passaggio ma soldi proprio non ne voglio. Almeno per questa occasione! :-) Allora mi chiede se domattina mi va di fare colazione con lui e accetto volentieri. Mi lascia nel centro storico di Gallipoli.
Gallipoli è divisa in due parti, il borgo ed il centro storico. Il primo situato sulla terra ferma sotto forma di penisola, il secondo invece si trova proprio su un'isola di origine calcarea. Le due sezioni comunicano tra loro solo grazie ad un ponte di archi costruito intorno al 600. Giro intorno alle mura del centro storico e mi dirigo sul lungo mare. Qui incontro Riccardo. E' un militare da poco tornato da una delle sue molteplici missioni di pace che si sta rilassando a pescare sotto il sole caldo di Gallipoli. Mi faccio dare qualche dritta su come pescare in quelle acque e su come pulire bene il pesce. Passo con lui tutto il pomeriggio. Il mio obiettivo era di arrivare alla pineta che distava circa 4 Km prima del tramonto ma la stanchezza non me lo permette, così da vero cittadino del mondo me ne frego e rimango con Riccardo. Fortunatamente si offre di darmi un passaggio ma anzichè alla pineta mi dice che c'è una spiaggia sicura. Accetto. Prima di raccogliere gli attrezzi da pesca mi regala 4 bei pesciolini da cucinare per cena! Grazie Riccardo!
Notte un pò turbolenta per via del freddo e del vento, ma si perdona tutto a Gallipoli anche perchè basta solo sbirciare un pò fuori dalla tenda per ritrovarsi in paradiso.
Raccolgo tutto. Mi dò una sistemata nel mio bagno privato che ho sulla spiaggia e subito mi metto in cammino sulla strada che affianca la costa.
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